Palazzo Doria d'Angri

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L'ideazione della costruzione del palazzo Doria d'Angri risale pressappoco alla metà del XVIII secolo quando Marcantonio Doria acquistò lungo via Toledo due edifici cinquecenteschi. Alla morte di Doria, nel 1760,  il figlio Giovanni Carlo proseguì l'idea paterna affidando il progetto del palazzo a Luigi Vanvitelli che realizzò la facciata del palazzo in relazione allo spazio esterno. Questo elemento rappresentò un'importante novità rispetto ai secoli passati in quanto la struttura aveva la fortuna di sorgere isolata, con due strade che le scorrevano di fianco.La costruzione del palazzo subì, nel corso degli anni, numerose vicissitudini che causarono molti rallentamenti nei lavori. Dopo la morte di Luigi Vanvitelli la direzione della fabbrica fu affidata ad altri architetti, tra i quali Ferdinado Fuga, Mario Gioffredo e Carlo Vanvitelli.

All'interno del portale di wikipedia è possibile visualizzare alcune immagini per osservare le più importanti caratteristiche architettoniche della struttura. La piazza antistante l'edificio prende il nome di piazza sette settembre, infatti in quel giorno del 1860 il generale Giuseppe Garibaldi annunciò dal balcone del palazzo d'Angri l'annessione del Regno delle Due Sicilie al Regno d'Italia.