Controcorsi

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I controcorsi  furono un’originale forma di lotta antiautoritaria (contro il sapere degli adulti)e di controcultura e controinformazione insieme. I temi dei vari controcorsi contavano poco […] bastava che poi venissero riconosciuti e verbalizzati  come esami da parte dell’istituzione universitaria. Più dei contenuti contava il metodo : bisognava imparare a studiare e a discutere collettivamente, perché la scuola e l’università insegnavano solo a ubbidire. Bisognava coltivare una nuova didattica che contestasse l’autoritarismo accademico : non se ne poteva più di studiare in modo individuale  e su comando anzi i controcorsi dovevano servire a far crescere l’autonomia di ciascun compagno proprio all’interno dei diversi gruppi di lavoro collettivo, mostrando nella pratica il carattere antiautoritario del movimento. Era perciò importante  stabilire rapporti egalitari fra tutti. Anche se fra i partecipanti ci fossero stati assistenti e magari qualche docente, tutti dovevano essere trattati nello stessto modo. Bisognava dare del tu, questo era un aspetto decisivo, e farselo dare anche da loro. E poi occorreva parità anche fra gli studenti, fra chi era preparato e chi non lo era, perché il sapere non può essere un privilegio o una fonte di prestigio personale.