Introduzione
print this pageRivolta nella Rivolta è la mostra bibliografica e multimediale a cura della Biblioteca Nazionale di Napoli Fondo Soggettività femminile–Emeroteca. Il percorso espositivo si propone di illustrare, attraverso testi, documenti, articoli, immagini, riproduzioni multimediali, video interviste, lo svilupparsi del femminismo e del movimento delle donne dal Sessantotto ad oggi con un’attenzione particolare al proprio territorio. Partendo dai primi movimenti di rivolta femminile americani, per passare alle teoriche del pensiero della differenza fino ad arrivare alle interpreti e protagoniste del movimento femminista napoletano. Con i movimenti del ’68 si passa da una storia del femminismo, che affonda le sue radici nei vari movimenti ottocenteschi e novecenteschi, ad un nuovo femminismo teso alla conquista di originalità, diritti per tutte, politica autonoma. In quegli anni si avvia una vera e propria rivoluzione politico culturale. Si dà espressione alla creatività in tutte le sue sfaccettature rompendo l’ordine simbolico e immettendo nella società quella creatività che spesso era stata repressa dal sistema dominante. Il movimento femminista si diffonde anche in Italia dagli anni sessanta, in particolare negli anni settanta, e a Napoli si genera un movimento con proprie caratteristiche. La spinta di un desiderio di libertà porta le donne a irrompere sulla scena pubblica. Quel desiderio di libertà diventa intenso, radicale. La coscienza di sé, della soggettività di ognuna, a partire da una originale visione del mondo, è il percorso politico che tante mettono in pratica. Le loro storie e le loro esperienze contribuiscono a costruire nuovi percorsi di vita per andare oltre il patriarcato, condividendo teorie e relazionandosi anche con donne di altre culture. L’occasione di creare un percorso espositivo multimediale con i fondi delle raccolte della Biblioteca Nazionale, è nata in seguito alla richiesta di ospitare la mostra fotografica itinerante Fotografia di una storia, 1968-2018, curata da Luisa Festa e promossa dal Consiglio regionale della Campania, Commissione Pari Opportunità, Consulta regionale femminile e Osservatorio sul fenomeno della violenza sulle donne.