Itinerario
print this pageIl movimento femminista si diffonde anche in Italia negli anni sessanta, è infatti del ’66 la nascita del gruppo di donne DEMAU a Milano (Demistificazione Autoritarismo), a Napoli si genera un movimento con proprie caratteristiche. Negli anni settanta le donne si separano dagli uomini, nascono collettivi autonomi e si pratica l’autocoscienza. Partendo da sé le donne esprimono il loro dissenso per tutto ciò che riguarda la struttura patriarcale e maschilista della società. Lo esprimono attraversando le strade e occupando le piazze della città, manifestando con allegria, colore, musica. Si dà espressione alla creatività in tutte le sue sfaccettature scardinando l’ordine simbolico e immettendo la propria originalità. Quel desiderio di libertà diventa globale, intenso, radicale. C’è bisogno di spazi autonomi, luoghi dove trascorrere del tempo insieme e confrontarsi sui propri conflitti, paure, esperienze, desideri. Partendo dal sé si va al noi, affermando che il personale è politico, emblematica l’espressione di Simone de Beauvoir Donne non si nasce, donne si diventa, esprimendo la propria soggettività attraverso un'altra visione del mondo.
L’itinerario bibliografico, documentario e multimediale della mostra Rivolta nella Rivolta si sviluppa in sette teche tematiche che offrono una documentazione della storia del movimento femminista dal ’68 non solo attraverso i documenti dei fondi della Biblioteca ma anche con documenti del Centro Documentazione Condizione Donna del Comune di Napoli e delle Nemesiache.
La prima, tratta dalla mostra Sottosopra. Il Sessantotto degli studenti a Napoli, è una introduzione storica al movimento studentesco a Napoli nel ’68, realizzata con i documenti del Fondo di Storia contemporanea dell’Emeroteca.
La seconda, Origine e originalità, introduce la storia del movimento delle donne dagli anni settanta, con attenzione al proprio territorio. I documenti contenuti mostrano i passaggi politici che attraverso esperienze e conoscenze di donne e femministe rendono visibile il desiderio di essere artefici delle proprie vite.
La terza, Autodeterminazione e autogestione, testimonia il passaggio di come dalla rivolta nella rivolta si passi alla pratica politica a partire da sé, nascono i collettivi e ci si separa dalla politica tradizionale detta “politica degli uomini”.
La quarta, Edizioni di donne, rappresenta la produzione editoriale femminista, cioè di quei documenti pubblicati e messi a disposizione da particolari case editrici o gruppi di donne organizzate per restituire e conservare i propri scritti, che testimoniano un pensiero libero di donna.
La quinta, Femminismo, un movimento politico, è dedicata alla politica come trasformazione del reale e della cultura patriarcale, di ogni singola donna insieme alle altre/i, ottenuta con relazioni e scambi in cui portare la propria soggettività.
La sesta, Creatività: immaginarsi creando, descrive come ogni donna, con la consapevolezza della propria libertà e riappropriandosi dei suoi spazi e del suo tempo, può rappresentare un’immagine di sé e del mondo.
La settima, Nuovomondo, rappresenta l'apertura a nuovi varchi della conoscenza e della politica a partire da saperi femminili.
Con una raccolta bibliografica e documentaria si accompagna l’altra esposizione, la Mostra fotografica itinerante Fotografia di una storia, 1968-2018, femminismo e movimenti delle donne a Napoli e in Campania, a cura di Luisa Festa. Attraverso immagini illustra fasi importanti del movimento delle donne a Napoli e in Campania. Il femminismo non ha un percorso lineare che procede diritto per la sua strada, a volte sembra perfino inabissarsi assumendo l’andamento di un fiume carsico, ma procede inarrestabile. Si cerca di visualizzare con delle immagini come la politica delle donne ha cambiato e continua a cambiare la società, un lavoro in progress di ricerca, di documentazione e di coinvolgimento, per arrivare ad un quadro articolato e comprensibile della nostra storia. Il percorso della mostra segue un andamento cronologico, a testimoniare fasi salienti della lotta, ricordando che nessuna delle tematiche è stata mai abbandonata mano a mano che altri spazi di libertà si aprivano. In esposizione 80 fotografie che passano in rassegna mezzo secolo di lotte sull’impegno femminile e femminista nella nostra regione.
Video mostra Rivolta nella Rivolta Video mostra Fotografia di una storia