Complesso di San Leucio

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Il Complesso di San Leucio rappresenta uno dei più importanti esperimenti industriali e sociali promossi dalle politiche riformatrici europee del XVIII secolo. Nel 1750 il re Carlo di Borbone acquistò sulla collina di San Leucio il feudo dei conti Acquaviva di Caserta per farne una riserva di caccia. A partire dal 1773 Ferdinando di Borbone, figlio di Carlo, ampliò e recintò la proprietà per creare un luogo di quiete e di riposo in cui ritirarsi, ma nel 1788 la tragica morte del suo figlio primogenito, Carlo Tito, spinse il re a cambiare l'utilizzo del territorio di San Leucio. Il sovrano provvide a trasformare l'antico casino baronale in un borgo manifatturiero per la produzione serica con una colonia stabile di setaioli, dando vita in breve tempo alla Real Colonia di San Leucio. Il casino del Belvedere subì ulteriori ed importanti modifiche e vennero edificate le seterie, la fabbrica di tessuti, la scuola e le abitazioni dei dipendenti secondo una strutturazione urbanistica organica e simmetrica. La colonia fu istituita formalmente nel 1789 quando venne pubblicato dalla Stamperia Reale del Regno di Napoli l'opuscolo sulla "Origine della popolazione di San Leucio" contenente al suo interno il famoso Statuto di San Leucio, un insieme di leggi avanguardistiche promulgate dal sovrano per il regolamento della comunità. Nei progetti del sovrano il borgo doveva rappresentare il fulcro di "Ferdinandopoli", sogno borbonico di una città ideale in cui dare attuazione a riforme sociali, costruzione di teatri, ospedali, chiese e cattedrali affiancate da grandi aree verdi. Il progetto borbonico fu interrotto dalle vicende politiche che seguirono alla Rivoluzione Francese.

Il complesso attualmente fa parte del Comune di Caserta e, insieme all'acquedotto carolino e alla Reggia di Caserta, rientra nel sito tutelato dall'UNESCO come Patrimonio dell'Umanità. Tutt'oggi nel borgo vi sono maestranze e artigiani addetti alla produzione serica nell'antico opificio serico di San Leucio.

Su YouTube è presente un interessante documentario curato da Davide Rinaldi e prodotto da Rai Educational: "San Leucio, un sogno di seta". All'interno del sito www.campaniatour.it è possibile accedere ad un tour virtuale dell'antico complesso. Nel sito del Comune di Caserta può essere consultata la voce: Complesso Monumentale del Belvedere di San Leucio , che fornisce informazioni storiche  per la scoperta di tecniche per la produzione serica e un viaggio virtuale nel borgo della seta che, dal 1992, ospita la sede della facoltà di Scienze Politiche della Seconda Università di Napoli. Infine un ulteriore utile approfondimento sull'argomento viene fornito dal lavoro del professore Lucio D'Alessandro, pubblicato sul sito web dell'Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli: "San Leucio: l'utopia di un re tra gestione degli spazi e contraddizione dei tempi".