Collettivo di Architettura

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Nel marzo del 1968, il collettivo di Architettura si dissociò ufficialmente dalla linea di Sinistra Universitaria, accusata di non aver affatto contribuito alle contestazioni studentesche del mese precedente, avvalorando di converso la «tesi della proletarizzazione degli studenti e dei lavoratori intellettuali» e rimarcando la necessità di abbattere il diaframma che separava le aspirazioni degli studenti in lotta dalla questione operaia. I capisaldi teorici ed ideologici del movimento di Architettura furono anticipati dall’istituzione nel marzo 1968 di un controcorso sulla sociologia marxiana, che introdusse nella comunità studentesca della facoltà «una componente religioso-meridionalistica tesa all’educazione-emancipazione delle masse popolari napoletane e meridionali».