Cimitero delle 399 fosse

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Nel 1762 Ferdinando IV commissionò all'architetto Ferdinando Fuga la progettazione di un cimitero concepito secondo innovativi metodi di razionalizzazione delle sepolture, finalizzati alla pubblica igiene per evitare propagazione di epidemie. Il luogo scelto per la costruzione del Cimitero di Santa Maria del Popolo, meglio conosciuto come Cimitero delle 366 fosse, fu uno spazio ai piedi della collina di Poggioreale, nei pressi dell'Albergo dei Poveri. L'architetto fiorentino realizzò un lungo edificio con un retrostante spazio quadrato a cielo aperto, circondato da alte mura. All'interno di questo spazio furono inserite 360 fosse comuni a pianta quadrata di circa 7 metri di profondità, coperte da pietre tombali numerate; l'apertura di altre 6 fosse fu strutturata nell'atrio dell'edificio rettangolare. Quotidianamente una fossa diversa veniva utilizzata per accogliere i morti della giornata anche negli anni bisestili. Quello che divenne il primo cimitero concepito per i poveri sostituì la pratica di seppellire i cadaveri all'interno di cavità al di sotto di ospedali e di chiese. Notizie utili sull'argomento sono consultabili all'interno del sito www.cimiterodelle366fosse.com e nel portale di wikipedia. Il sito del Comune di Napoli presenta un video sul Cimitero delle 366 fosse e sull'Albergo dei Poveri con voce narrante di Rossana di Poce.