Foro Carolino

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L'attuale Piazza Dante è una delle più grandi ed importanti della città. Il re Carlo di Borbone commissionò un ambizioso progetto all'architetto Luigi Vanvitelli nella zona del cosidetto "Largo del Mercatello", antico luogo di intensi scambi commerciali. Nel periodo tra il 1757 e il 1765 venne realizzato il "foro Carolino", strutturato dal  Vanvitelli come un vasto emiciclo, tangente le mura aragonesi, che inglobava Port'Alba ad ovest e affiancava la chiesa di San Michele ad est; al centro dell'esedra venne realizzata un'enorme nicchia, finalizzata ad ospitare una statua equestre del re come è possibile vedere in un disegno pubblicato dal sito www.napoli.com, in cui è possibile consultare ulteriori informazioni sulla piazza e visualizzare un'immagine del progetto vanvitelliano. Della statua equestre venne realizzato solo un calco in gesso, distrutto durante i moti della rivoluzione napoletana del 1799, mentre sulle ali dell'edificio furono poste ventisei statue raffiguranti le virtù di Carlo di Borbone. Nel corso degli anni la piazza ha subito importanti modifiche fino al recente riassetto, attuato in occasione dell'apertura della metropolitana; in particolare dopo l'unità d'Italia la zona assunse l'attuale nomenclatura di Piazza Dante con al centro la statua di Dante Alighieri. Ulteriori informazioni relative ai cambiamenti della piazza nel corso degli anni sono rintracciabili sul portale di Wikipedia.