Emily Lyon

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Emily Lyon, meglio conosciuta con il nome di Emma Lady Hamilton (26 aprile 1765-16 gennaio 1815), fu un’avventuriera inglese che divenne famosa per esser stata la consorte dell’ambasciatore inglese a Napoli Lord William Hamilton.

Emma visse la sua infanzia e adolescenza in condizioni di estrema povertà a causa della morte del padre quando era ancora una bambina e non ricevette mai un’educazione regolare e si distinse per i suoi atteggiamenti spregiudicati. Lavorò come cameriera presso numerose famiglie, molte delle quali erano legate all’ambiente del teatro e questo fece nascere in lei l’interesse per questo mondo. A quindici anni divenne intrattenitrice e poi l’amante di sir Harry Fetherstonhaugh, dal quale ebbe una figlia, Emma Carew, che abbandonò dopo alcuni anni, in seguito al suo trasferimento a Londra. Nella capitale inglese divenne una delle prostitute più richieste di una casa di appuntamenti frequentata da molti uomini dell’alta società londinese, i quali si diedero da fare per aiutarla economicamente. Lavorò poi presso il medico James Graham, il quale sperimentò su di lei un metodo che favoriva la gravidanza utilizzando una serie di scariche elettriche. A diciannove anni Emma conobbe il conte Francis Graville che si innamorò di lei e le permise di avere un’istruzione adeguata facendole frequentare i più importanti salotti di Londra.La coppia ebbe tre figli mai riconosciuti dal giovane conte che, costretto a sposare una donna più ricca, pensò di allontanare Emma mandandola a Napoli presso la casa dello zio Lord Hamilton, da poco vedovo, che si innamorò presto di Emma e la sposò il 6 settembre del 1791 a Londra.

Durante il suo soggiorno a Napoli, Emma divenne famosa per le sue creazioni artistiche chiamate les attitudes: si trattava di esibizioni che erano un misto di posa, ballo e recitazione, che fecero ben presto fortuna in tutta Europa. Questi tablaux vivants che rappresentavano scene classiche con personaggi femminili come Medea o Cleopatra, erano molto apprezzati da artisti, scrittori che si trovavano a Napoli e frequentavano la casa dell’ambasciatore inglese Lord Hamilton.

Anche alla corte dei Borbone fu apprezzata la creatività artistica di Lady Hamilton, infatti la regina Maria Carolina, moglie di Ferdinando re delle Due Sicilie, volle far diventare Emma una delle sue più strette confidenti e amiche. Lady Hamilton riuscì ad esercitare una forte influenza politica sulla regina, che seguì quando la regina fu costretta a fuggire in Sicilia in seguito alla instaurazione della Repubblica Partenopea. Grazie al suo ascendente sulla regina, Emma chiese ed ottenne dai reali napoletani un consistente aiuto a favore dell’ammiraglio Nelson nella battaglia tra francesi ed inglesi. In seguito al ritorno di Nelson dalla vittoriosa battaglia del Nilo, Emma organizzò una grande festa in suo onore e si prese cura di lui. I due divennero ben presto amanti; secondo i pettegolezzi il marito di Emma, Lord Hamilton, ne era a conoscenza ed approvava il rapporto fra i due.

Nel 1800 i coniugi Hamilton e l’ammiraglio Nelson vennero richiamati in Inghilterra e si trasferirono a Marton Place, una casa malandata nella periferia di Piccadilly, dove divennero oggetto di pettegolezzi a causa della loro relazione sentimentale non convenzionale. Nel 1803 Lord Hamilton morì e Nelson venne richiamato in mare lasciando Emma incinta del suo secondo figlio morto poco dopo la nascita. Dopo la morte di Nelson, avvenuta un anno dopo, Emma dilapidò, a causa del gioco, la piccola pensione che aveva ereditato dall’ammiraglio e fu costretta più volte a chiedere prestiti; morì in miseria a causa dell’alcol nel gennaio del 1815 a Calais, in Francia, dove si era rifugiata perché perseguitata dai suoi creditori.