Sala pompeiana

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La sala fa parte di una serie di ambienti decorati in stile pompeiano realizzate per celebrare la scoperta e le meraviglie dei siti archeologici di Ercolano e di Pompei, avvenuta durante il regno di Carlo III di Borbone.
Le stanze in questione costituivano l'appartamento della regina Maria Isabella, moglie di Francesco I di Borbone. Questa camera, con affaccio sui giardini pensili del palazzo, fu adibita a bagno personale della regina. Il boudoir, infatti, fu decorato all'interno dell'esedra con il topos di Venere che sorge dalle acque. La dea è vestita di panni dai colori tenui e delicati ed è circondata da putti che cavalcano delfini e giocano con conchiglie, perle e coralli.
Sulle pareti, tra architetture illusive di colonne tortili, sono rappresentate figure mitologiche: da un lato vi è Apollo citaredo e dall'altro Saffo, entrambi accompagnati da due Muse.
Oltre a paesaggi e bouquet di fiori e frutta, tra le decorazioni che completano l'ordine superiore sono presenti un soprabalcone con motivi di uccelli e tre sovraporte che raffigurano scherzi di putti con ghirlande di fiori, pavoni e colombe.
Nella zoccolatura dell'ordine inferiore si nota, invece, una serie di motivi floreali con al centro riquadri in cui si inseriscono dei putti che giocano con animali. I putti sono presenti anche sul soffitto, accanto ai simoboli di Giunone e di Venere.