Vincenzo Cuoco
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Il dizionario biografico degli italiani dell'enciclopedia Treccani on line presenta una scheda relativa allo storico e uomo politico molisano Vincenzo Cuoco, nato a Civitacampomarano nell'ottobre del 1770. Nel 1787 si trasferì a Napoli per studiare diritto; pur non conseguendo la laurea, nei primi anni napoletani si interessò di questioni economiche, sociali, filosofiche e politiche. Anche non aderendo in pieno agli ideali rivoluzionari partecipò attivamente alla Repubblica Napoletana del 1799. Dopo il ritorno dei Borbone Vincenzo Cuoco fu condannato all'esilio dopo alcuni mesi di carcere; durante questo periodo scrisse un'opera importante: il Saggio storico sulla rivoluzione di Napoli, pubblicato nel 1801 e ampliato nella successiva edizione del 1806 visualizzabile in versione digitale sulla piattaforma Google Libri. Nell'opera vengono ripercorsi gli eventi che vanno dalla fuga di Ferdinando IV di Borbone in Sicilia, nel dicembre del 1798, fino alle condanne che seguirono la fine dell'esperienza repubblicana a Napoli. Il lavoro si occupa, inoltre, dei principi teorici che mossero gli artefici della rivoluzione napoletana e si propone come commento storico, mirando a delineare una lettura critica della vicenda rivoluzionaria. Cuoco analizza le ragioni del fallimento della Repubblica, individuando come cause principali l'imposizione degli ideali rivoluzionari da parte dei francesi e l'incapacità della ristretta elite napoletana nell'amministrazione di governo. Secondo l'autore i repubblicani non seppero penetrare la coscienza popolare e non riuscirono ad interpretare le vere aspirazioni dei napoletani. Vincenzo Cuoco rientrò a Napoli nel 1806 dove ricoprì, negli anni seguenti, importanti cariche pubbliche sia durante i governi francesi sia in seguito alla seconda restaurazione borbonica. Morì a Napoli nel 1823. Ulteriori informazioni su questo personaggio storico possono essere consultate all'interno di una breve scheda presente nell'enciclopedia Treccani on line e sul portale di wikipedia.