Affreschi

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Sul soffitto dell’ultima stanza, un tempo adibita a studio privato di Ferdinando II di Borbone, furono affrescate storie relative al re Carlo d'Angiò, opera del pittore Camillo Guerra. Al centro del soffitto è possibile ammirare Carlo d’Angiò che riceve gli omaggi e doni del Bey di Tunisi. Il riferimento è a un evento avvenuto il 25 agosto del 1270, quando il re angioino giunse a Tunisi per combattere l’ottava crociata. Questi riuscì a concludere un trattato con il califfo musulmano, ottenendo, tra le altre cose, l’intera indennità di guerra ed il tributo raddoppiato. Nell’affresco il pittore raffigura Carlo d’Angiò seduto con i piedi poggiati su un cuscino decorato con i gigli angioini nell'istante in cui il re tunisino gli porge i suoi omaggi.
Intorno all’affresco principale, tra stucchi dorati, gigli borbonici e putti, è possibile ammirare altre storie ovvero: I legati del pontefice offrono la corona di Napoli a Carlo d’Angiò; Carlo d’Angiò dispone la costruzione di Castel Nuovo; Carlo d’Angiò chiama San Tommaso d’Aquino ad insegnare all’Università di Napoli; Carlo d’Angiò dispone la costruzione dell uomo; Carlo d’Angiò riceve gli omaggi delle città guelfe; Incoronazione di Carlo d’Angiò e Beatrice di Provenza nella Basilica Laterana.