Ferdinando II di Borbone

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Ferdinando II, nato Ferdinando Carlo Maria, di Borbone (1810-1859) fu re del regno delle Due Sicilie dal novembre 1830 al maggio 1859. Nacque e crebbe in Sicilia, dopo che i Borbone furono costretti da Napoleone ad abbandonare la parte continentale del proprio Regno. Molto legato al padre, Francesco I di Borbone, ne seguì la politica e gli spostamenti, arrivando a Napoli nel 1820, dove nel 1821 Francesco ottenne nuovamente la corona del Regno, dopo la parentesi del regime costituzionale, grazie all'aiuto delle truppe austriache. Fino alla morte del padre (1825) Ferdinando ottenne il titolo di duca di Calabria, che spettava all'erede al trono, e ancora adolescente fu chiamato a svolgere compiti importanti. Dal settembre 1829 al luglio 1830 fu nominato vicario del Regno a causa dell'assenza del padre, andato in Spagna per dare in sposa la figlia Maria Cristina a Ferdinando VII, con il quale si tenne in stretto contatto epistolare durante il viaggio in Italia, Francia e Spagna. Una volta salito al trono, con il nome di Ferdinando II, fu chiamato a risolvere numerosi problemi sorti durante il regno di Francesco I, il quale sembrava completamente apatico nei confronti della politica. Sotto il suo dominio il Regno delle Due Sicilie conobbe una serie di riforme burocratiche e innovazioni in campo tecnologico (la costruzione della prima linea ferroviaria Napoli-Portici), e di impianti industriali avanzati per l'epoca (le Officine di Pietrarsa). La sua attenzione però era volta essenzialmente al tentativo di risanare le casse del Regno, cosa che ottenne grazie ad una serie di riforme che prevedevano la riduzione delle spese comunali e la contemporanea riduzione delle gabelle. Per quanto riguarda la situazione siciliana, non fu semplice per lui placare il malcontento della popolazione a causa dell'opposizione dei ministri napoletani al cedere qualsiasi autonomia amministrativa all'isola andando contro il principio di unità delle due parti del Regno. Malgrado questi ostacoli Ferdinando II cercò di attuare le stesse riforme del Mezzogiorno ottenendo però risultati ben più scarsi. Ammalatosi durante un viaggio invernale in Puglia nel 1859, spirò il 22 maggio 1959 lasciando il trono al figlio Francesco II.