Ernesto Pontieri

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Lo storico Ernesto Pontieri nacque a Nocera Terinese, in provincia di Catanzaro, il 4 settembre 1896. Dopo i primi studi, svolti tra la città natale e Nicastro. intorno al 1915 si iscrisse alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università “Federico II” di Napoli. Qui si laureò, con lo storico Michelangelo Schipa, nell’anno accademico 1918-1919, presentando una tesi in storia medievale dal titolo I primordi della feudalità calabrese che gli valse la lode. Conseguito il diploma di paleografia e archivistica presso la Scuola dell’Archivio di Stato di Napoli, si appassionò alla storia del Mezzogiorno d’Italia nel Medioevo e nell’età moderna. Se dal 1926 ottenne la libera docenza universitaria in Storia Medioevale e Moderna a Roma e a Napoli, fu nel 1932 che divenne professore di Storia Moderna presso l’università di Cagliari. Nel 1933 fu trasferito alla “Federico II”, dove rimase fino al 1966. Dell’Ateneo federiciano fu preside della Facoltà di Lettere e Filosofia dal 1939 e rettore dal 1950 al 1959. Mantenne, nel corso della sua attività, uno stretto legame con le istituzioni: resse la Società napoletana di Storia Patria prima e la Deputazione di Storia Patria per la Calabria dopo; diresse l’Accademia Pontaniana tra il 1964 e il 1970; fu membro del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione; fu rettore dell’Università dell’Aquila. Al centro della sua ricerca vi furono Napoli e la Calabria nonché il regno meridionale. Morì nel 1980 a seguito di un ictus cerebrale. È ricordato anche per aver donato, alla Biblioteca Nazionale di Napoli, il Fondo che porta il suo nome.