Vincenzo Coronelli
print this pageVincenzo Coronelli nacque a Venezia nel 1650 da Maffio, sarto, e Caterina. In età adolescenziale fu apprendista falegname e, a Ravenna, cominciò ad imparare l'arte della xilografia (incisione di immagini o piccoli testi su tavole di legno, su cui poi si apponeva l'inchiostro), ospitato dal fratello mercante. Nel 1665 fece ritorno a Venezia ed entrò da studente nel convento dei minori di S. Nicolò della Lattuga. Nel 1666 pubblicò un almanacco, Calendario perpetuo sacro profano, dimostrando, già in giovane età, una spiccata intelligenza. Successivamente si trasferì a Roma per studiare Teologia, dove si laureò dopo solo tre anni e, l'anno successivo, divenne segretario provinciale della Terraferma di Venezia. Nel 1677 lasciò questo incarico, e, intorno al 1680, a Parma, costruì i primi due globi per il duca Ranuccio Farnese, che avevano un diametro di 175 centimetri, poi andati persi. Venne, poi, interpellato dal cardinale César d'Estrées, ambasciatore francese di Luigi XIV a Roma, trattenendosi poi a Parigi dal 1681 al 1684 e, in tale periodo, realizzò per il re due globi, uno terrestre ed uno celeste, di 382 centimetri di diametro, di notevole pregio artistico, oggi conservati presso la Biblioteca Nazionale di Francia. Nel 1684 fece ritorno a Venezia e creò l'Accademia cosmografica degli Argonauti, alla quale aderirono molti scienziati, ecclesiastici e Biblioteche Europee. Nel 1685 fu insignito della carica di cosmografo pubblico della Repubblica di Venezia, titolo di grande prestigio. Il materiale da lui collezionato su commissione del governo venne stampato in un'opera dal titolo Memorie Istografiche del regno di Morea e Negroponte insieme anche ad un'edizione ridotta della stessa opera, che narra le vicende del Morosini in battaglia per la conquista di nuovi territori. Nel 1686 tornò in Francia per la produzione delle Memorie Istografiche del regno di Morea e Negroponte in francese. Di ritorno a Venezia nel 1687, diede al nuovo doge Francesco Morosini, l'eroe della Morea, una collezione di carte e nuovi globi e nel 1688 ebbe la cattedra di geografia presso l'Università nelle Procuratie a Venezia. A partire da quest'anno in poi, molte furono le opere da lui pubblicate, quali l'Atlante Veneto, che ebbe un grande successo anche all'estero. Nel 1697 uscì un libro intitolato Libro dei globi di misure differenti, anch'esso ampiamente apprezzato. Durante il corso della sua vita realizzò diversi globi, i quali vengono divisi in due gruppi: al primo gruppo appartengono quelli menzionati in precedenza, mentre al secondo appartengono i globi prodotti a partire dal 1688. Si ricordano quelli conservati presso la Biblioteca Nazionale Austriaca, quelli che si trovano nella Biblioteca di Treviri, in Germania, altri due globi, risalenti al XVII secolo, sono presenti nella Biblioteca Planettiana di Jesi. Un'altra coppia di globi terrestre e celeste si trova presso la Biblioteca Pontificia Antoniana a Padova e presso la Biblioteca Classense a Ravenna, mentre altri sono custoditi presso il Museo Galileo di Firenze. Due importanti esemplari di globi si trovano a Bergamo, nel salone Furietti della Biblioteca Angelo Mai. Alcuni esemplari di globi sono custoditi presso la Biblioteca Nazionale di Napoli. Morì a Venezia il 9 dicembre 1718.