Lucchesi Palli
print this pageLa Biblioteca Lucchesi Palli nacque nel 1888 allorché il conte Febo Edoardo Lucchesi Palli dei principi di Campofranco donò la sua ricca biblioteca drammatica con annesso Archivio musicale allo Stato italiano. Fu desiderio del conte che bibliotecario e sottobibliotecario fossero scelti "fra i più rinomati cultori della letteratura drammatica". Infatti il primo bibliotecario destinato alla direzione della Lucchesiana fu il celebre commediografo Achille Torelli. Dal 1° settembre 1902 l'incarico passò a Salvatore Di Giacomo che lo conservò per circa un trentennio. La biblioteca Lucchesi Palli era costituita da circa 30.000 volumi fra libretti d'opera, drammi, commedie e giornali, non mancavano spartiti e autografi e comprendeva persino una ricca collezione di opere letterarie giapponesi ed una sezione legale, fornita di memorie giuridiche, in parte raccolte negli anni dal conte ed in parte donate da vari giureconsulti del foro partenopeo.
Attualmente la Lucchesiana occupa 12 sale: il nucleo primitivo si è incrementato, mediante acquisti e doni, nelle tre direzioni di musica, cinema e teatro. La preziosa raccolta manoscritta comprende documenti di notevole interesse, come, ad esempio, una cospicua collezione di lettere autografe di Giuseppe Verdi. Da segnalare inoltre la Raccolta Di Giacomo comprendente opere manoscritte e a stampa del grande poeta nonché bibliotecario della Lucchesi Palli, e la ricca collezione di canzoni napoletane, distribuita nelle collocazioni Musica e Canzoni.
Fra gli acquisti in antiquariato più corposi vanno citati: la raccolta Mastriani pervenuta nel 1961, il carteggio Torelli acquistato nel 1975, ed una raccolta di oltre 650 copioni teatrali dal 1850 al 1920, in uso presso la compagnie teatrali dell'epoca, acquistato nel 1985. Fra i doni più cospicui bisogna ricordare: la raccolta De Martino (200 copioni teatrali appartenuti al pulcinella Giuseppe De Martino), la raccolta Cenerazzo (oltre 970 copioni manoscritti e un migliaio fra volumi e opuscoli appartenuti all'attore italo-americano Armando Cenerazzo, deceduto nel 1957), la raccolta De Leva (di prevalente interesse musicale, comprende spartiti, partiture e ritratti di musicisti), la raccolta De Muto (copioni ed opere a stampa che costituivano il repertorio di Salvatore e Rosa De Muto).
In anni più recenti le raccolte della Lucchesi Palli hanno continuato ad essere incrementate con acquisti e donazioni di grande rilievo per la storia dello spettacolo, proponendosi come il naturale polo di attrazione per l’aggregazione di fondi privati, di quelle testimonianze conservate negli armadi delle case degli eredi di tanti protagonisti e comprimari della storia dello spettacolo, colto e popolare, che a Napoli e da Napoli si è sviluppato e diffuso. Tra gli i fondi più importanti l’Archivio Raffaele Viviani, ricchissima e preziosa testimonianza dell’intera carriera di un protagonista della drammaturgia del ‘900, il fondo Fausto Nicolini con i documenti dell’Archivio Giuseppe Patroni Griffi, l’Archivio Nino Taranto, l'Archivio delle "Nemesiache".