Uno dei codici greci più antichi è il manoscritto, risalente al VI secolo circa, che riporta il De materia medica di Pedanio Dioscoride, medico nato ad Anazarba, in Cilicia. Il Dioscoride Neapolitanus, com’è comunemente noto, rappresenta un erbario contenente miniature di piante medicinali (409, per la precisione) accompagnate da descrizioni delle loro proprietà. Proviene, come gli Evangelia, dalla Biblioteca del convento di San Giovanni a Carbonara e faceva anch’esso parte del gruppo dei manoscritti ex-viennesi.
Fu probabilmente vergato in Italia (secondo alcuni nel Mezzogiorno, secondo altri nell’esarcato di Ravenna) ed era forse utilizzato quotidianamente da monaci e medici. È costituito da 172 carte stilate con scrittura di tipo onciale. Mutilo della parte iniziale e della parte finale, presenta annotazioni collocabili nei secc. XIII e XIV, sintomo di un contatto con la scuola medica salernitana.